L'essenza dell'Abruzzo è declinata in questa novella nei suoi peculiari aspetti culturali. Lo sguardo attento e compiaciuto di Valerio Di Stefano ci accompagna attraverso le viuzze di un paesino dove la vita scorre ancora lenta, tra i profumi e i sapori di una terra "forte e gentile" come i suoi abitanti. Lo schiaffatone si differenzia completamente dalle precedenti narrazioni, mantenendo però il solito marchio di fabbrica: un'ironia inconfondibile e sottile che, in queste pagine, diventa bonaria.