L'Epopea di Gilgamesh è un ciclo epico di ambientazione sumerica, scritto in caratteri cuneiformi su tavolette d'argilla, che risale a circa 4500 anni fa tra il 2600 a.C. e il 2500 a.C. Raccoglie tutti quegli scritti che hanno come oggetto le imprese del mitico re di Uruk ed è da considerarsi il più importante dei testi mitologici babilonesi e assiri pervenuti fino a noi.
L’opera è il più alto componimento poetico dell’antico Vicino Oriente e la più affine al sentimento moderno: l’amicizia, il dolore, la morte, il pessimismo, la ricerca dell’immortalità, sono i temi di questo poema in cui la materia mitologica si presta ad esprimere le più segrete e perenni inquietudini umane.