Via dalla pazza folla è un romanzo scritto da Thomas Hardy nel 1874, in cui si evidenziano i temi narrativi principali dell’autore, la frustrazione dell’uomo di fronte all’indifferenza del caso ed alla disastrosa cecità delle passioni; viene inoltre messa in risalto la secolare pazienza dei contadini incrinata dalle tensioni della società urbana e del progresso tecnologico. La storia narra del giovane pastore Gabriel Oak che, quando per una disgrazia perde tutto il suo gregge, trova impiego nella masseria di Bathsheba, la ragazza di cui è da sempre innamorato senza essere ricambiato. Anche William Boldwood, uno dei proprietari terrieri dei dintorni, ha chiesto a Bathsheba di sposarlo ma la ragazza lo ha rifiutato. Una sera Bathsheba, conosciuto il sergente Frank Troy, noto rubacuori, scapolo impenitente e dedito al gioco d'azzardo, se ne innamora e decide di sposarlo. L’unione porterà a conseguenze disastrose, solo allora Gabriel potrà sposare Bathsheba dopo averla attesa per tanto tempo con immutato amore.