51. IL CENTRO DELL’INFERNO
Giuda. Eccolo lì, al centro dell’Inferno, nel punto che fa da base all’intera dimora. Sopra il luogo che lo ospita s’innalza il misterioso edificio, costruzione vastissima e apparentemente caotica che nessuno sa dove inizi e fin dove si estenda, ma in alcune sue stanze entriamo, lungo alcuni suoi muri camminiamo, noi non morti, su questa Terra, senza saperlo, forse sentendolo, perché è qui che comincia quel regno che possiamo varcare con un gesto: si riconoscono - quelle camere, quelle pareti -, malgrado la loro aria naturale e umana, da un battito singolare, secco e febbrile, che avvertiremmo con sconcertante chiarezza se vi posassimo la mano; si dice che siano i battiti del cuore del dannato che sta nel centro, e che risultino più nitidi agli estremi limiti dell’edificio che non sul petto dal quale provengono, che parrebbe morto; ma soltanto uno ha toccato quel petto.
H.A. Murena,
El centro del infiermo (1957